sabato 3 novembre 2012

LA VITA È QUESTIONE DI MORBIDEZZA

Oggi ho fatto il mio primo VERO giro in mountain bike.
Una bici prestata, non proprio della mia misura ma si sa che a caval donato non si guarda in bocca! E poi andava che era un piacere.

Con noi Miro, un amico carissimo, un vero appassionato di mtb ma anche un grande alpinista e uno sfegatato del parapendio, metteteci anche che corre e ha fatto triathlon e vi ho fatto capire il personaggio.
Sportivo fino al midollo.

In salita pensavo di morire ma dopo una scorpacciata di minestrone, panino con lo speck e torta alle mandorle in rifugio ero pronta ad affrontare la discesa, nonostante la pioggia non proprio piacevole.

I consigli per non uccidermi sono stati parecchi:

  • non guardare la ruota,
  • ogni tanto molla i freni,
  • non stare seduta sulla sella, 
  • sui dossi alleggerisci il peso davanti,
  • occhio ai legni bagnati, 
  • occhio ai sassi bagnati (praticamente tutti),
  • occhio alle curve,
  • occhio che se freni con il freno davanti ti cappotti,
  • ecc...
Ed infine quello che mi ha dato l'ispirazione per questo post: "STAI MORBIDA!"
Ebbene sì, stare morbidi è il segreto: morbide le braccia, morbide le gambe, morbida la mente.

Mi sono trovata a pensare quante volte nello sport mi sono sentita ripetere questo mantra: stai morbida.
Nell'arrampicata bisogna trovare continuamente un equilibrio diverso, senza rigidità, senza staticità e poi serve la cosidetta pace interiore che altro non è se non morbidezza della mente.
Nello scialpinismo è indispensabile essere flessibili, sulle gambe e sul bacino, assecondare la discesa, le curve, il tipo di neve che si incontra.
Nella corsa se non ammortizzi anche con le gambe oltre che con un ottimo paio di scarpe ti distruggi le ginocchia.
Nel nuoto... beh voi provate a nuotare rigidi e poi ditemi!

E mi viene da immaginare che in molti altri sport che io non pratico la regola non cambi.

Insomma morbidezza, flessibilità e dinamismo.
Ed oggi, scendendo sulla mia due ruote, finchè tentavo di non incendiare i freni e mi ripetevo che la discesa è mia amica, riflettevo che non solo lo sport ma anche la vita chiede morbidezza.

Mi piace il concetto di morbidezza, io che di morbido ho ben poco, a partire dal fisico: è una parola che evoca maternità, accoglienza, calore. Che fa pensare a qualcosa di buono da mangiare come una bella fetta di torta, che richiama alla mente una coperta, un cuscino, un capo di abbigliamento a cui si è affezionati o una spalla su cui appoggiarsi.
Insomma, se non pensiamo alla barretta di sesamo che quando diventa morbida significa che è vecchia, quasi tutti i richiami di questa parola sono positivi.

Una vita morbida è allettante no? eppure quanto siamo rigidi e duri ogni giorno? ci viene quasi spontaneo nonostante sia invece frutto di un condizionamento (di un pessimo condizionamento aggiungerei). Controllo, rigidità, inflessibilità ma anche concentrazione, determinazione, focus, orientamento ai risultati... tutto questo non ha niente di morbido ed il lavoro ne è effettivamente un grande esempio.
Pensiamo poi all'immagine, al corpo: ogni richiamo di morbidezza deriva solo -se e quando la moda lo concede- dagli abiti, non certo dai canoni di bellezza che vanno per la maggiore.
Riflettiamo sui rapporti: pochi amici ma buoni, si dice spesso. Ma anche questo cosa significa? perchè non possiamo avere tanti amici e voler bene morbidamente a tante persone e cogliere di ciascuno la parte bella, di difetti ne abbiamo tutti.

Ed invece bisogna(rebbe) stare morbidi, come in bici, come sugli sci... morbidi ed elastici, pronti a cambiare ma anche pronti ad accogliere.
Perchè poi anche la caduta se sei morbido è meno rovinosa e ti fai meno male.

Quindi abbassiamo le spalle, alleggeriamo le gambe, sciogliamo le braccia e proviamo a sentire questa morbidezza che ci avvolge e che ci fa scendere sani e salvi anche dalla discesa più impervia.
E occhio ai freni... a volte è meglio mollare tutto!





3 commenti:

  1. Roby, questo post è MAGNIFICO.
    Non aggiungo altro, ma ti faccio i miei più sinceri complimenti.

    [ndr: correggi "triatlon" che ci manca l'H! :D ]

    Beppe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Grazie, grazie.
      Anche per la correzione... sempre la solita!

      Elimina