Al contrario sto scoprendo persone veramente stra-ordinarie, progetti stupendi, iniziative interessanti che nascono non da grandi organizzazioni ma da persone comuni, che sanno buttarsi e hanno tanta voglia di dare il proprio contributo ad una causa o ad un progetto.
E da grande idealista quale sono lasciatemi dire che è così che si cambia il mondo, con i piccoli contributi di ciascuno, piccoli passi che uno dietro l’altro portano lontano, e soprattutto ci portano insieme!
Un piccolo/grande passo l’ha fatto Valeria di Due cuori una forchetta, che ha lanciato un costest molto bello dopo un viaggio nel nostro meraviglioso sud Italia.
#Iolamafiamelamangio è una raccolta di ricette realizzate con gli ingredienti di Libera Terra.
Libera Terra è un progetto fatto di cooperative sociali che coltivano terre sottratte alla mafia e mettono in commercio “prodotti con un sapore in più: quello della legalità, del riscatto, della liberta” (cit).
Libera lavora nel rispetto delle tradizioni regionali, rispettando i principi dell’agricoltura biologica e promuovendo un consumo consapevole, promuovendo un’idea e una convinzione: quella che la mafia si può sconfiggere!!
Le terre confiscate alla mafia restano di proprietà dei comuni in cui ricadono e vengono assegnate con comodato d’uso alle cooperative di Libera Terra. Queste a loro volta si impegnano a favorire inserimenti lavorativi di ragazzi e ragazze con vario tipo di svantaggio.
Inoltre tutte le coopertative aderiscono a "Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie", l'associazione fondata da Don Luigi Ciotti.
Prodotti buoni, sani e giusti quindi quelli che portano il marchio Libera Terra e con questi prodotti Valeria ci ha spronate a realizzare una ricetta... e io, nel mio piccolo, ho raccolto la sfida perchè l’appello è troppo importante e perchè queste iniziative eccellenti della nostra tanto contestata Italia e del web vanno sicuramente fatte conoscere.
Per la mia ricetta ho scelto una pasta corta, le caserecce: prodotta con grano duro coltivato con metodo biologico certificato.
Sul sito di Libera Terra potrete leggere che il grano viene seminato in autunno, coltivato conesclusiva concimazione organica e in rotazione con leguminose, ortive e foraggere. È diserbato
esclusivamente con mezzi meccanici, senza l'utilizzo di alcuna sostanza di sintesi. La trebbiatura avviene tra metà giugno e fine luglio, a seconda delle annate e delle altitudini, comunque solo a piena maturazione.
La semola è lavorata nel rispetto della tradizione dei maestri pastai ed essiccata a temperatura moderata per mantenere intatte le caratteristiche organolettiche e le proprietà nutrizionali.
Ho deciso di usare i fiori di zucchine che Mariano (#marianoforever), nostro mitico padrone di casa, mi ha fatto trovare sul davanzale della cucina (insieme a zucchine e uova) e ho dato un tocco di sapore con la bottarga di tonno e delle nocciole tostate. Il risultato è stato ottimo, sicuramente da rifare e certamente da condividere con voi.
#IOLAMAFIAMELAMANGIO: PASTA CON FIORI DI ZUCCA, BOTTARGA E NOCCIOLE
200 gr Caserecce Libera Terra (ok, lo ammetto le nostre erano 250 gr... avevamo fame!)
10 fiori di zucchine lavati, asciugati e privati del picciolo
20/25 gr bottarga di tonno (dipende da quanto intensamente volete sentirla nel piatto)
20 gr nocciole
pepe, olio, sale qb
zucchero un pizzico
2 cucchiai di latte (facoltativo)
Procedimento
Prima cosa mettete a bollire l’acqua, e questa è fatta!
Spezzettate i fiori di zucchine con le mani e fateli appassire in una padella con un filo d’olio e due pizzichi di sale (non esagerate con il sale, la bottarga è molto saporita).
Quando sono appassite ma non spappolate prendetene metà e frullatele con due cucchiai di latte (o di acqua di cottura della pasta), l'altra metà tenetela da una parte.
Rimettete in padella la cremina così ottenuta e aggiungete metà della bottarga, ammalgamate bene e tenete lì.
Spezzettate le nocciole, non tritatele, devono essere pezzetti abbastanza grandi, ora tostatele in una padella con una spolverate di zucchero: occhio a non bruciare lo zucchero che deve solo leggermente caramellarsi sulle nocciole, basteranno 3/4 minuti.
Cuocete la pasta tenendola molto al dente, versatela nella padella e completate la cottura aggiungendo gradualmente l’acqua di cottura tenuta da parte, quando manca un minuto dalla fine della cottura aggiungete i fiori di zucchina non frullati e il resto della bottarga.
Impiattate decorando con le nocciole tostate e pepe nero.
Facile, facile, buona, buona, giusta, giusta perchè... #iolamafiamelamangio!!!
Ecco...mi è venuta fame...
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